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Risparmio energetico e riscaldamento

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Risparmio energetico e salvaguardia dell’ambiente

 

Contenere la dispersione inutile di energia, riscaldare i propri uffici e inquinare di meno: ecco il risparmio energetico. Questa è la ricetta adottata dalla nostra azienda che, nell’ambito dell’operazione di ristrutturazione dell’edificio divenuto poi la propria nuova sede in via Primo Maggio, ha sfruttato i propri impianti produttivi per generare il riscaldamento nella stagione invernale.

Nel nostro ciclo produttivo abiamo due forni alimentati a gas metano per la saldobrasatura, che prevedono un sistema di raffreddamento ad acqua. Per ottenere la massima qualità del prodotto i forni devono essere continuamente alimentati con acqua non superiore a 40 °C, temperatura che salirà a circa 70 °C dopo il processo di raffreddamento dei particolari in uscita dai forni. Per riportare successivamente la temperatura dell’acqua a 40°C e poter essere utilizzata per raffreddare nuovamente i forni di saldobrasatura, vengono normalmente utilizzati dei dissipatori di calore posti esternamente all’edificio, che utilizzano l’aria esterna per disperdere il calore, sprecando preziosa energia termica.

La scelta del management aziendale, da sempre attento anche ai temi ambientali e alla ricerca di nuove idee per uno sviluppo sostenibile da inserire nel proprio ciclo produttivo, è quella di un nuovo sistema di recupero di calore in grado di immagazzinare energia termica e metterla a disposizione degli impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda sanitaria, affidando il progetto all’ingegner Luca Faverzani.

 

Come funziona l’impianto?

 

L’acqua che arriva dai forni a 70 °C, passando in due scambiatori di calore dedicati, cede energia all’acqua presente nei serbatoi di accumulo a stratificazione. Questi serbatoi alimentano così i circuiti di riscaldamento del capannone, degli uffici, degli spogliatoi e del sistema di produzione di acqua calda sanitaria di consumo. L’investimento impiantistico di recupero del calore consentirà durante l’esercizio a pieno regime dei forni di ottenere gratuitamente l’acqua calda di consumo per i servizi e spogliatoi e il riscaldamento degli uffici. L’investimento necessario per la realizzazione di questo sistema ammonta a circa 20mila euro per forno, ma il risparmio energetico che ne deriva consente di ammortizzare l’investimento in sei anni e mezzo. Il calcolo è stato fatto su uno studio condotto sull’impianto presente nella sede di via Scuole a Brescia, dove l’azienda aveva attivato solamente un forno, consumando oltre 18.700 normal metri cubi di metano, pari a 180mila kilowattora all’anno, per un costo di 7.225 euro. L’energia recuperata con questo sistema è pari al 50% perché il 15% viene dispersa dai fumi di combustione e un altro 35% attraverso la temperatura dei pezzi di metallo a fine produzione, per un totale di 90mila kilowattora all’anno. Dalla verifica energetica della palazzina uffici della nuova sede, aventi una superficie complessiva di 720 mq utili, risulta un fabbisogno di energia per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria pari a 82mila kilowatt all’anno. Con l’accensione di un solo forno è quindi possibile far fronte alle necessità aziendali relative alla zona degli uffici; con l’accensione del secondo è possibile alimentare anche i termo arredamenti appesi al soffitto ad un’altezza di cinque metri nella zona di produzione. Il funzionamento di entrambi i forni, quindi, garantisce anche un parziale risparmio sul riscaldamento del reparto produzione, che si estende su 4.200 metri quadrati. Area produttiva che viene comunque riscaldata autonomamente attraverso un impianto dotato di tre caldaie.

 

Il senso della scelta

 

«Siamo perfettamente consci del fatto che non saremo noi a cambiare da soli il mondo – sottolinea la titolare della Facchini, Marinella Franzoni -, ma nel nostro piccolo stiamo facendo la nostra parte. Quando siamo venuti a conoscenza della possibilità di evitare uno spreco energetico nella realizzazione della nostra nuova sede, è stato naturale operare una scelta di questo genere. Non è da sottovalutare poi anche l’aspetto del risparmio economico in un periodo nel quale l’ottimizzazione dei costi in qualsiasi ambito diventa fondamentale per poter rimanere nel mercato».

 

 

 

 

 

 

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